-
~madge+1
.User deleted
"Madge Felicia
Chapman"
-futuro Ministro della Magia-Non aveva mai accettato un no nella sua vita, non avrebbe iniziato sicuramente adesso. Il sesto anno ad Hogwarts era stato un successo dietro l'altro per la giovane Madge. La sua fama di serpe senza pietà cresceva non solo all'interno della sua casata, ma anche il quelle rivali. Il ticchettio delle alte scarpe nere con cui aveva sostituito quelle banali ballerine portava le teste degli studenti a voltarsi nella sua direzione. Un ghigno fiero sempre stampato sul volto. Il rendimento scolastico non era da meno, eccelleva in ogni materia grazie all sua spiccata intelligenza. Aveva solo un'unica pecca, una maledetta O in Erbologia che non voleva diventare una E. Lei sapeva benissimo perchè, due parole: Theodore Garrett. Allora prefetto Grifondoro e assistente della docente di Erbologia. Era quasi sicura che lui la odiasse, tanto che persino quando Madge ci aveva spudoratamente provato con lui per tentare di alzare quel maledetto voto, il giovane affascinante l'aveva congedata con un "mi piacciono le bionde, mi dispiace". Come scusa?! Ma sai con chi sti parlando?! Madge aveva letteralmente girato i tacchi su tutte le furie evitandolo poi per intere settimane. Nonstante studiasse come una matta quella maledetta materia, odiava mettere le sue mani delicate nel terriccio e le sue facce durante le esercitazioni ne erano la prova. Ciò nonostante faceva sempre tutto alla perfezione, non era giusto!
Così accadde un pomeriggio. Per puro sbaglio. Si vociferava di uno di quei festini abusivi organizzato dai grifi a cui era letteralmente impossibile partecipare se non indossando il rosso e l'oro. Madge girava per il suo dormitorio in intimo, per poi fermarsi davanti allo specchio e notare quella sua figura magra e pallida. Fu in quel momento che se ne ricordò. Vi starete chiedendo: come ci si può dimenticare di essere nati con un dono del genere? Madge vi risponderà che per lei è sempre stato solo un peso. Fino a quel momento forse. Non era sicura di saperlo più usare, quanti anni erano passati ormai? Sicuramente più di sei, non aveva mai osato trasfigurare tra le mura del castello. Una scossa di adrenalina le percorse la spina dorsale mentre il suo beffardo sorriso si allargava ancora di più su quelle sottili labbra. Li vide mutare dalle radici, lentamente, si schiarivano man mano che scendevano sulle sue spalle. Insieme ad essi il verde dei suo occhi scompariva, lasciando spazio solo al ghiaccio. Madge Felicia Chapman era bionda, irriconoscibile e dannatamente sexy. Si sarebbe presa quella E anche con la forza se necessario.
Camminava lungo i corridoi, senza dare nell'occhio, i capelli mossi le coprivano parzialmente il viso in modo da non essere eccessivamente notata. Indossava una semplice camicetta bianca, la gonna della divisa portata alta in vita in modo da renderla corta al punto giusto (o forse un po' troppo), le parigine sopra le ginocchia e le ballerine nere. Niente tacchi, quelli erano la sua firma. Stasera non doveva essere lei, o almeno all'inizio. Ringraziò l'ingenuità del gruppo dei grifi a cui si unì per entrare nella Stanza delle Necessità in cui avevano organizzato il tutto. Quello che si trovò davanti non assomigliava minimamente ad una festa dei Serpeverde, una delusione. Ma il suo obiettivo non era divertirsi, ma cacciare. Lo vide in pochi minuti, circondato dai compagni dell'ultimo anno. Theodore indossava una semplice t shirt bianca e dei jeans scuri. Non poteva agire subito, doveva lasciare carburare quei fessi con un po' di alcool. Quindi decise di andare a mangiare qualcosa al tavolo, prima di mettere in moto il suo piano.
La musica suonava già da parecchi brani quando Madge si avvicinò. Il suo corpo si muoveva lento, a ritmo di musica, mentre ogni tanto gli occhi si chiudevano e la testa seguiva il ritmo. Quando si parò davanti a Theodore lui sembrò sorpreso, in un primo momento parve non capire. Forse l'alcool che aveva in circolo gli annebbiava la vista. Madge intrecciò le braccia al suo collo e lui prontamente pose le sue mani sui suoi fianchi. Ballarono per qualche istante, letteralmente mangiandosi con gli occhi a vicenda. Fino a quando la giovane decise di parlare - mi hanno detto che ti piacciono le bionde Theo.. -. Fu forse il suono della sua voce a riportarlo sul pianeta terra. Theodore spalancò gli occhi con fare sorpreso, per poi cercare di parlare. - Chap..-. Non gi lasciò terminare il suo cognome, le sue labbra raggiunsero quelle del grifondoro per tappargli prontamente la bocca. Lui non sembrò allontanarla, anzi la strinse ancora di più a sè lasciando che le loro lingue iniziassero a danzare insieme ai corpi. Rimasero così per un tempo che Madge non sapeva determinare con certezza. Sentiva il sapore di alcool nella bocca di lui e se ne compiacque, sarebbe stato ancora più facile.
Nell'istante dopo stavano entrambi ridendo. Abbandonata la Stanza delle Necessità per trascinarsi verso i bagni dello stesso piano. Sembravano una delle palline di quei flipper babbani in quanto continuavano a muoversi a zig zag tra una parete e l'altra continuando a baciarsi senza contegno. Dove erano i prefetti? Ah giusto, due di essi stavano amoreggiando brutalmente sulle suddette pareti. Quello che successe dopo tra i lavandini di ceramica, gli indumenti sul pavimento e respiri affannati è meglio che non ve lo stia a raccontare nel dettaglio. Sappiate solo che quella O in Erbologia a fine anno divenne una E+. Forse essere un metamorfomago non era più una maledizione per la fanciulla che otteneva sempre ciò che voleva.
They told me I could be everything, so I became a bitch.code by © FlowerPower
. -
.
Io avrei poco da dire.
Non è che si possa fare meglio(;
Quindi direi che l'innata è guadagnata con successo, buon game!(:.
I always get what I wantlittle Madge |
