Giro tondo lago.

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  1. Serpina
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    Scheda Georgie Swan


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    "Georgie Swan"

    - Studente I anno -
    ~ Narrato ~ - Parlato - ~ Pensato ~


    Giornata di autunno in tutti i sensi, la leggera brezza che vi era a Hogwarts sferzava leggera ma in maniera pungente. Una buona passeggiata era quello che ci voleva e quel mattino di lezioni non ve ne erano. Lasciato Wad in camera con le briciole della colazione avanzate, briciole poi, Georgie rinunciava a buona parte della colazione per nutrire quell'animale dato che prediligeva gli avanzi della colazione a tutti gli altri. Una amicizia cominciata da poco tempo, ma già in sintonia, il batuffolo la seguiva quando serviva e rimaneva in camera ad aspettare quando glielo ordinava. La decisione di non portarlo con se era dovuta proprio al freddo pungente della giornata, sapeva benissimo che lui ne sarebbe stato all'altezza, ma preferiva tenerselo da conto per ogni necessità. La piccola Swan aveva deciso di incamminarsi in un luogo dove non ci aveva ancora messo piede, bacchetta sempre con se e sotto il braccio il libro di Infusi e Pozioni Magiche, il suo preferito almeno per ora. Lo avrebbe forse letto in parte sotto il sole pallido che regalava un generoso tepore, lo avrebbe sicuramente sfogliato se non disturbata o meglio intrattenuta da qualche altra presenza che la avesse considerata. Attraversò i giardini del Castello, dove vi erano studenti di ogni anno intenti a scherzare e divertirsi, per andare ad est. Dal di fuori non lo aveva ancora visto, ma nella sua Sala Comune vi erano vetrate che facevano da acquario, proprio sotto il livello del Lago e dalle dicerie che le erano arrivate alle orecchie, si diceva che talune volte si intravedevano strani animali giganti, come piovre o sirene. A Georgie non le era ancora capitato, ma era sicura che prima di Natale le avrebbe viste. Ad un certo punto le si presentò davanti ai suoi occhi, non era proprio nero, no. Beh, forse il nome era associato ai mostri che vi ci abitavano o forse doveva mettere paura per forza agli studenti, per non farli affogare senza essere controllati, fatto sta che a Georgie il lago piaceva tantissimo. Non aveva la minima idea di dove si fosse fermata a leggere il suo libro, non sapeva neanche quanto fosse grande e visitabile a piedi, ma a lei non importava le dava tranquillità. Forse un giorno si sarebbe annoiata di quel posto sempre fermo e condizionato dalle sole stagioni, ma per adesso era una cornice di un quadro da museo in confronto alle mura Castello. La brina copriva ancora le foglie d'erba, dove ve era ancora, e una nebbiolina non lasciava intravedere il terreno, di tanto in tanto. Fu destata da un rumore dietro un cespuglio e si fermò immediatamente. Forse la paura o forse la troppa curiosità fecero si che la sua manina abbracciasse la bacchetta di faggio maturo, non che le potesse essere di grande aiuto, ma cominciava a fidarsi di lei, del nuovo ruolo che stava intraprendendo lì.

    - Cosa c'è li dietro? Vieni fuori subito e fatti vedere! -

    Istintivamente si fece un po' in disparte ed attese ferma e con lo sguardo fisso verso il cespuglio.






    ricorda: non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.

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