Ombre in Agguato;

4 anni prima - Periodo scolastico- Vacanze di Natale ;
Amethyst nacque con il raro potere di poter cambiare forma del suo corpo a piacimento. scopre questo potere in un età di fascia infantile, fin dalla nascita presenta questo gene mai compreso dai medimaghi.
I suoi nonni lo scoprono in un lontano pomeriggio di autunno, seduto in veranda suo nonno per poco non gli prende un colpo, la piccola sfoggiava due occhi uguali a quelli di un gatto mentre fissava quello di famiglia,il gatto Stonk.
Pensa a quel ricordo, un sorriso leggero si dipinge sul suo viso, fissa le vie della piccola città, è li in visita da Rey, il suo migliore amico. Quel natale non si torna a casa e lei è solo una ragazzina che pur di sfuggire ai suoi arcigni nonni ha preso al volo l'occasione.
Iphy non ha perdonato la cosa, voleva andare da Rey con lei, ma Lucius era stato inamovibile, sua figlia rimaneva con loro e l'orfana poteva anche cadere in un dirupo.
Questo aveva lasciato la giovane ragazza interdetta, e anche molto rattristata dall'accaduto.
Chiuse gli occhi , un respiro profondo e a seguire un brivido dietro la schiena. Qualcuno la stava seguendo ma chi?
Una figura,alta, ammantata stava seguendo la bambina, da giorni sua nonna la tartassava di lettere dicendole di non uscire mai da sola.
Non poteva di certo sapere la piccola che un vecchio membro scomparso della famiglia aveva un debito e che voleva riscuoterlo prendendosi la nipotina, Evans seguiva la sua figura da lontano, seppur lui non avesse mai saputo del potere di lei, voleva l'ultimo legame che aveva con sua sorella.

4 anni prima - Periodo scolastico- Vacanze di Natale ;
Amy si sentiva osservata, il pizzicore dietro il collo aumentava, ad ogni singolo passo lei era consapevole di ciò che la stava seguendo. Che qualcuno era li. Passi per nulla silenti seguivano i propri e non c' èra un cespuglio, delle case diroccate, nulla che possa aiutarla a nascondere la sua identità.
Il passo accelera, la mano scivola in tasca, li la bacchetta sembra quasi animarsi sentendo le emozioni della sua padroncina.
Il cuore accelera la sua marcia, lo sente salire in gola, sente la temperatura corporea aumentare per via dell'adrenalina che entra in circolo. La paura l'assale, il corpo vibra da dentro, o questa è la sua sensazione.
Sente il freddo pungere i suoi occhi, portali quasi alla lacrimazione, tira su col naso e non si arrende.
Ha un istinto di sopravvivenza molto alto, non vuole di certo finire come molte maghe e maghi spariti nel nulla.
Un vicolo, e sente quasi l'ossigeno,alla sua vista, tornare.
"Respira Thyst, respira, ancora un altro passo...Ora!"
Pensa la giovane quando giunge al vicolo. Svolta, l'uomo è distante ma ha falcate più lunghe, cosa fare?
Chiude gli occhi e avanza, le mani tremano, le estrae dal mantello che sotto ha ricami blu e oro, lo gira da quel verso, e sente il proprio corpo cambiare.
Gli occhi cadono sopra una delle ciocche e lo stupore fa accelerare il cuore, ha bisogno e desidera essere qualcun 'altro.
La ciocca muta in un rosso accesso, pari a quello di un Wesley.
Ed è li che le torna in mente Rose, la compagna di corso più piccola. Chiude gli occhi, è nel panico ma cerca di figurarsi nella propria mente l'immagine di Rose, parte dal naso, quel naso fino all'insù, il proprio inizia a formicolare, lo sente sfinirsi, cambiare ossatura sotto la pelle,come le se le ossa del suo viso fossero di botto colpite da un pugno e costrette a cambiare la loro struttura naturale.
Le labbra formicolano e inizia a sentirle più gonfie e piene, la cosa le da fastidio lei è abituata alle sue che sono fine, le guance si gonfiano e il mento si restringe, ha la nausea, è la prima volta che cambia il suo aspetto radicalmente, rimane colpita dalla miriade di sensazioni che ora la colpiscono.
Il corpo non muta, sono piccole uguali e non ha mica bevuto una pozione polisucco.
Le orecchie si alzano appena, un po più sporgenti, non smette di camminare, casa di Rey è poco distante anche se lui la sta aspettando da una mezzora buona.

4 anni prima - Periodo scolastico- Hogwarts;
Il rintocco della torre, era ormai passata metà della giornata e Rey era ancora disperso nei soliti allenamenti di Quidditch; QUel giovane ragazzo non sapeva mai dire basta, scuote la testa la giovane Grifondoro, fissa il corridoio, da entrambi i lati non si vede anima viva. Se non per la figura minuta di Priscilla Wemlin. Sembrava preoccupata, disperata, in tenta a cercare un modo per entrare nell'ufficio di Gazza. Scuote la testa la giovane , si muove e si avvicina a lei.
"Tutto bene Priscilla?Se Gazza ti vede sono guai, togliti da li!"ù
"No, tu non capisci e' li dentro! Li c'è la mia RIcordella, me l'ha tolta, se non torno a casa con quella sono spacciata!Era di mio padre, non dovevo nemmeno prenderla!"
Alzò gli occhi al cielo la Grifondoro, i Tassorosso non erano noti per il loro coraggio, e poi la ragazzina del secondo anno sembrava spaventata.
Come poteva aiutarla?ovviamente la lampadina del suo cervello si illuminò.
"Ma certo!Ci penso io, nasconditi dietro la colonna del cortile, aspettami li, te la riporto io!"
La ragazza, allibita e stupita, annui. Ovviamente attese che ella si nascondesse prima di cambiare.
ora aveva bisogno solo di una leggera concentrazione, chiuse gli occhi, respirando a fondo.
Il tempo fu scandito da lei, dalla sua mente, i capelli si allungarono diventando più scuri, gli occhi divennero leggermente a mandorla, le labbra più piene e il seno si gonfiò di più. Ora somigliava al Caposcula della sua casata, Daysi.
" Forza e coraggio!Gazza, mi scusi. la professoressa Sprite ha bisogno di lei. Mi ha mandato qui a chiamarla!E' della massima urgenza."
Bussò alla sua porta parlando ad alta voce e imitando quella della ragazza, come meglio poteva.Rimase li in attesa di lui.