Oblivion

22/1

Caro diario, da oggi in poi ti chiamerai Frank.
Se non ti piace fammelo sapere...si certo...

Oggi Frank ti propongo un mio racconto, perdona alcune imperfezioni avevo finito l'inchiostro.

Il mormotto denobiano

Il mormotto denobiano che anima porge all’etere, regge e porge balordo ardua sentenza al principe di bronzo.
Lui flagello gaio appassisce sotto il denobiano che giacea nel vuoto.
Lungi da me percuoterti bronzeo poco piú d’un valvassore, disse il mormotto disinvolto.
Ah…
Ribattè con poca lungimiranza il principe.
E se…caro mormotto denobiano, e se tregua la tua mente pondera, vorrei che concedessi ad un nobile la grazia.
Grazia chiede un uomo al cospetto di un ancestrale?
Il denobiano rise di gusto.
Si un uomo che dal canto suo è principe di bronzo e propenso a ricompensare un ancestrale denobiano concedente grazia.
Il denobiano curvò il capo e chino, copertosi il viso, fu invaso da visioni di mondi lontani.
Il primo dei tre era vallanty, terra del farlocco detuzio, nato dalle stelle purulente del antiverso della mutevolezza.
Il secondo, ghoy, era la landa dei mille occhi, non vi deve essere spiegato altro.
Il terzo era il gallo fiordo gocciolante, un terra vivente mangiamondi.
Il mormotto fischió 3 volte la nona fioca.
Quale meraviglia! Urlò il principe.
Eccellenza ribattè il denobiano.
Il primo sangue d’una dama, deleterio nella forma come nella sostanza. Scalare monti sui bassi scoppi delle due cascate.
Mormotto dalla zucca pazza potresti porgermi attenzione e decantare quale significato hanno queste tue frasi ambigue?
Presente,futuro e passato nel medesimo istante…è un po troppo per te bronzo.
Come osi sporco denobiano?!
Si incaponí bronzo.
Il fanfarone e il gallo fiordo mi hanno messo in guardia poco piú di un valvassore.
Ricorda le miei parole.
L’alba fioca, riversa nella ghiandante marmorea, mostra l’ultima goccia.
Il pulviscolo del terravivo freme e
Detuzio sbadiglierá per la sua ultima eclissi.
Addio bronzo, non piú le mie parole verranno udite dai tuoi sfinteri.